Pagine

domenica 13 febbraio 2011

Un lungo silenzio


Voglio interrompere questo silenzio che dà il titolo al post per esprimere la volontà di rimettermi in contatto con i pochi ma affezionati lettori del mio blog. Avevo iniziato la pubblicazione degli articoli e l'esposizione del mio nuovo progetto a fumetti con un entusiasmo adolescenziale che però non ho saputo sostenere a lungo; a volte le intenzioni migliori, se non supportate da riscontri di un certo livello, naufragano senza apparente rimedio. Probabilmente qualcosa andava cambiato nel modo di raccontare la storia di Melody. Troppo tempo, troppa fatica per realizzare delle gags che avrebbero avuto la stessa efficacia con un tratto più semplice e immediato. Forse dovrei ammettere che ormai disegnare non mi appassioni quanto scrivere, e delegare a qualche giovine volenteroso la parte del lavoro che mi risulta più ostica. Sarà la vecchiaia ma preferirei di gran lunga seguire un team di lavoro che realizzi le mie idee piuttosto che occuparmene in prima persona. L'eccitazione che trent'anni fa mi procurava l'idea di firmare un'opera da autore completo non è più coerente con la condizione attuale dell'editoria italiana. Negli anni '80 il fumetto italiano era una forma di letteratura tanto d'evasione quanto impegnata e autori come Giardino, Magnus, Micheluzzi ( caro amico scomparso troppo presto ), pubblicavano su riviste nazionali, rivendendo poi ad editori stranieri le loro opere. Oggi accade il contrario, sicché in Italia non si pubblica più nessuna opera di artisti autoctoni, i quali sono migrati verso l'editoria di lingua francese, e le poche cose che si vedono nelle librerie sono d'importazione e vendute a prezzi non proprio popolari.

Anche per quanto riguarda la scrittura delle storie in cui, attraverso i miei ricordi, volevo raccontare l'Italia di un quindicennio fa, ho perso un pò la motivazione. Il paese sta seguendo una deriva talmente veloce che l'analisi del passato recente per comprendere la contemporaneità, risulta fin troppo logora e vetusta.

Tuttavia, se chi mi legge vorrà esortarmi a ricominciare con qualche consiglio, sarò ben felice di riprendere a pubblicare con maggiore regolarità. Scritti brevi e disegni liberi, ogni tanto una strip. Queste sarebbero le nuove modalità di pubblicazione per me sostenibili.

Attendo i vostri commenti. Nel frattempo voglio annunciare a chi non lo sapesse che presto cercherò d'intraprendere un percorso nell'ambito del Teatro Civile. Vi terrò aggiornati.

Love

Emilio

1 commento:

  1. emilio, ogni tua creazione è sempre ben accetta, anche se isolata. capisco il tuo stato d'animo nel non sentirti più stimolato, però chi apprezza il tuo impegno c'è sempre. forza!

    RispondiElimina