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giovedì 14 gennaio 2010

Come sono finito qui?

A volte mi chiedo: come sono finito qui? E’ stata una mia scelta accuratamente ponderata, un piano meticolosamente studiato oppure si è creata soltanto una serie di fatalità che mi ha fatto sfiorare la conquista di un obiettivo a lungo desiderato per poi sottrarmelo proprio nel momento in cui avrei potuto offrire il mio piccolo contributo alla narrativa a fumetti?
L’arte del disegno l’ho appresa da autodidatta. E’ una delle poche che permetta di creare opere ambiziose, direttamente proporzionali al talento individuale, pur disponendo di una strumentazione poco costosa. Bastano un foglio di carta e una matita; o una penna.
E’ un’arte povera e silenziosa ma come tutte le arti richiede studio e applicazione; e soprattutto confronto.
Mi sarebbe piaciuto recitare come Al Pacino e suonare il sax come John Coltrane o Dave Brubeck. Quando disposi di mezzi sufficienti per frequentare una seria scuola di teatro avevo già superato i limiti d’età. Idem per la musica.
Il disegno invece mi ha tenuto compagnia fin da giorni talmente lontani nei miei ricordi che sarebbero caduti nel più tenebroso oblio se non fossero stati fotografati nella mia memoria di bambino proprio grazie a quei tratti di biro con i quali tentavo di realizzare dei proto-fumetti ad imitazione di quelli che leggevo su “ Topolino “. Strano a dirsi ma quell’infantile imitazione sarebbe proseguita negli anni fino a materializzarsi sulle pagine colorate del medesimo settimanale e di altri periodici all’interno dei quali recitavano i personaggi tanto amati in tenera età.
Proprio allora mi resi conto che l’infanzia era terminata da un pezzo. E che il sogno dorato si stava lentamente trasformando in una realtà un po’ meno pregiata.

Coming Soon: My life in the ’90 episode 1

2 commenti:

  1. Eccomi Emilio pronta a commentare il tuo secondo post introduttivo, se si può dir così. è veramente bello avere l'opportunità di seguire la riconquista di una passione artistica, qualunque essa sia, proprio nel momento del suo avvio. C'è da dire che non sono mai stata una lettrice di fumetti, così andrò scoprendo qualche cosa di nuovo.
    è fuor di dubbio, come ogni arte che si serve di pochi strumenti(io apprezzo la danza e la scrittura, differentemente avversi ad ogni artificio) sia capace, se ben sviluppata, di mostrare un talento innato.
    Va a finire che lo fò anch'io un blog, ma dedicato alla raccolta di altro materiale. Nessuna concorrenza, tranquillo. Ihihih ;)
    Ho veramente piacere di leggere questo blog.
    A presto!

    Silvia.

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  2. Benvenuta " Melaverde "! E grazie per il tuo contributo... ogni individuo nasconde un piccolo universo dentro di sè. Io sono felice che incominciate a scoprire il mio.

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